Condizioni climatiche

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LE TEMPERATURE

 

Il freddo è una delle caratteristiche del continente antartico. La temperatura più bassa è stata registrata nel 1983 nella base russa Vostok: meno 89 gradi. Le temperature variano a seconda della stagione e della zona.

 

  Inverno Estate
zone interne -70° C -30° C
coste -30° C 0° C

T° media invernale ed estiva all'interno e nelle coste

 

 

Temperature medie annue in diverse stazioni

 

Dalla tabella e dal grafico emerge chiaramente la differenza tra regioni interne (Basi Amundsen-Scott, Vostok)  e regioni costiere (D d'Urville, Baia Terra Nova, Base Mc. Murdo). Le regioni costiere sono influenzate dall’azione termoregolatrice del mare: i raggi del sole riscaldano l’acqua del mare più lentamente di quanto non accada invece per le terre emerse. Al lento assorbimento del calore solare durante il giorno, da parte della massa d’acqua, corrisponde un altrettanto lento raffreddamento, in quanto l’acqua trattiene più a lungo il calore accumulato. È per questo motivo che, generalmente, le zone situate vicino al mare hanno un clima più mite ed escursioni termiche meno accentuate.

 

Temperature medie Invernali

 

Temperature medie Estive

 


 

IL VENTO

 

Un’altra caratteristica dell’Antartide sono i venti che, a causa della  particolare situazione orografica, si manifestano per diversi giorni consecutivi con raffiche di oltre 300 km/h.

Questi venti, chiamati “venti catabatici” (dal greco katabatikos “andare in discesa”) si formano in presenza di particolari condizioni atmosferiche; essi hanno origine nelle zone centrali del continente dove sono presenti dense masse di aria fredda discendenti per effetto della gravità che staziona sul Plateau, per dirigersi poi verso le coste. È possibile accorgersi con un certo anticipo dell’arrivo di questi venti dalla comparsa dei caratteristici sbuffi di neve sul profilo delle montagne. I venti catabatici hanno una forte influenza sul pack (cioè il ghiaccio marino) che possono spostare al largo.

I venti catabatici sono molto pericolosi e per questo, appena si avvertono, si interrompe ogni attività e ci si mette al riparo.

 

Direzione prevalente dei venti

Effetti del vento catabatico sulla pista di atterraggio

 


 

PRECIPITAZIONI

 

Una diretta conseguenza delle basse temperature è la mancanza di acqua liquida sul continente anche nei mesi estivi. In effetti l’acqua è abbondantissima in Antartide, tanto che il continente costituisce oltre il 90% delle riserve d’acqua dolce del mondo, però è tutta sotto forma di ghiaccio. Solo nei mesi più caldi (dicembre e gennaio) la neve e il ghiaccio si fondono  tanto che nelle regioni costiere compaiono pozze di acqua liquida o piccoli rigagnoli. Occasionalmente, anche sul plateau, può formarsi qualche pozza di acqua liquida, ma è una cosa del tutto effimera e occasionale.

Un altro aspetto che viene istintivamente associato all’Antartide è la neve.

A differenza di quanto si possa pensare, però, le precipitazioni in Antartide non sono abbondanti, questo perchè l’ambiente è molto secco. In realtà è anche difficile misurare quanta neve cada effettivamente. Infatti le nevicate esistono, ed esistono anche vere e proprie bufere di neve che durano parecchi giorni. In questi casi, però, la neve è sospinta dal vento e quindi si accumula in modo molto irregolare. Se in alcuni punti può raggiungere lo spessore di alcuni metri (dietro un ostacolo, in corrispondenza di qualche increspatura sul suolo), in un altro punto distante pochi metri il manto nevoso può essere spesso solo pochi centimetri. In queste condizioni è davvero difficile misurare quanta neve cade.

Inoltre la neve che si accumula in un determinato luogo è spesso la risultante di quella che effettivamente precipita e quella, trasportata dal vento intenso, proveniente da altre zone.

 

Distribuzione della temperature e delle precipitazioni nevose nella base Mc Murdo

Precipitazioni medie annue in mm equivalenti d'acqua

 

 


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